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Il Museo si trova in quello che fu il centro del primitivo villaggio di Campus Mayor , che nel sec. X era già notissimo luogo di tappa lungo la via Romea che congiungeva le due antiche colonie romane di Lucca e Luni.

L’apertura di questa ” strata romea” , ricordata in molti documenti anche come “via publica”, deve riferirsi al periodo della dominazione longobarda, più esattamente al sec. VIII, quando era re Liutprando ed il suo percorso ricalcava il tracciato dell’ antica via romana che sino dal sec. II attraversava questo territorio.

(Dinelli Paolo, Storia di Camaiore ,Camaiore,1968,pp.91-93)

Lungo la via sorgevano alcune tabernae , casupole e capanne. Più tardi l’ abate benedettino della Badia di S.Pietro vi fondò una cappella dedicata a S. Michele della quale si ha notizia per la prima volta in un documento del 1180.

(Antonelli R., Santini L., Sesto San Michele e sesto San Vincenzo nel XV sec ., in Campus Maior rivista di studi camaioresi , anno 1988,p.9).

Sicuramente in epoca successiva venne fondato, vicino alla chiesa, un ospedale, destinato ad accogliere pellegrini e viandanti.

ESTERNO DELL’ EDIFICIO

L’edificio presenta sulla facciata un doppio ordine di quattro arcate del sec. XVII. Sopra la porta di destra, cioè la porta di ingresso, uno dei 4 nomi di Gesù recanti il taumaturgico monogramma con la data del 1631, l ‘ anno in cui la peste raggiunse il territorio di Lucca. Solo Camaiore ne rimase immune, grazie alla promessa fatta da S. Bernardino due secoli prima (1424-1428), ed a Suor Cherubina dell’ Agnus Dei che i camaioresi chiamarono “salvatrice di Camaiore”.

Questo Nome di Gesù in effetti si trovava in Via Cafaggio al n° 24. Gli altri tre monogrammi, simili a questo, sono rispettivamente in Via Verdina al n°25, in via IV Novembre al n°128 davanti alla Chiesa di S. Croce e in via XX Settembre al n° 124.

La scritta che vi si legge è: “LIBERAS NOS PROPTER NOMEN TUUM DOMINE”

“MDCXXXI”
(Dinelli Pier Paolo, Santini Luca, SS. Nome di Gesù tradizione del culto a Camaiore , Camaiore, 1991)